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Oltre 6 milioni di richieste di risarcimento danni in un anno, quali prospettive?

Oltre 6 milioni di richieste di risarcimento danni in un anno, quali prospettive?
Intervista alla Responsabile Relazioni esterne di Concilia Lex S.p.A.
di Laura Di Domenico
Addetto Stampa CONCILIA LEX

Ogni anno si registrano tre milioni di sinistri da incidenti stradali di cui solo una minima parte sono caratterizzati dall’intervento delle forze dell’Ordine e quindi risultano come sinistri ufficiali. Oggi, nella stragrande maggioranza dei casi, si rileva un calo della tendenza ad allertare carabinieri e polizia in caso di incidenti per il timore della decurtazione dei punti dalla patente di guida.

A questi tre milioni di sinistri stradali vanno aggiunte tutte le varie tipologie di sinistri riconducibili alle categorie passibili di assicurazione da parte delle compagnie assicurative (condomini, strade, aeroporti, navi, negozi, auto d’epoca, etc.) per cui, a conti fatti, si giunge alla famigerata cifra delle 20 mila richieste di risarcimento danni al giorno in tutta Italia ovvero 6 milioni in un anno.

Da marzo 2012 la materia del risarcimento danni dalla circolazione di veicoli e natanti rientrerà nell’alveo della mediazione civile obbligatoria disciplinata dall’art. 5 del Decreto Legislativo 28 del 4 marzo 2010. L’organismo di mediazione ed Ente di formazione campano, Concilia Lex S.p.A., già da tempo si è adoperato per raccogliere e predisporre dati statistici sulla problematica della cosiddetta R.C.

A compiere queste indagini e presentare dettagliata relazione è stata la Responsabile Relazioni esterne, Dott.ssa Monica Cioffi, già intervistata in precedenza così come riportato nell’articolo del 7 dicembre 2011 pubblicato sul sito di Concilia Lex nella sezione news.

Domanda (D): “Dott.ssa Cioffi, qual è il suo ruolo all’interno dell’Organismo di mediazione ed Ente di formazione Concilia Lex S.p.A.?”.
Risposta (R): “Da oltre un anno mi dedico con particolare attenzione alle relazioni esterne ovvero gestisco costantemente i rapporti con i maggiori Gruppi Assicurativi italiani, Istituti bancari ed Enti pubblici e privati sia per diffondere la cultura della mediazione e sia per acquisire dati statistici in merito alle controversie più comuni che li vede coinvolti”.

D: “Quali sono i dati emersi dalle sue indagini?”
R: “Per quanto attiene alla divulgazione della cultura della mediazione, le istituzioni hanno fatto ben poco quindi tutto ciò di cui si è a conoscenza è merito dell’iniziativa degli Organismi.”

D: “Come si spiega l’avversione da parte della categoria degli Avvocati nei confronti dell’istituto della mediazione?”
R: “Penso che gli Avvocati non sono tutti contrari alla mediazione e tale merito va attribuito in buona parte ai corsi di formazione che molti di loro hanno seguito. Per la restante parte ritengo che l’avversione verso la disciplina della mediazione scaturisca soprattutto dalla scarsa informazione e dal timore ingiustificato di perdere una fetta di mercato. Occorre operare una distinzione all’interno della categoria forense in Praticanti Avvocati, Avvocati e Avvocati Senior. Per questi ultimi credo che il problema sia del tutto marginale in quanto hanno acquisito una notevole esperienza e specializzazione professionale (n.d.r. 30 anni di anzianità) ed un pacchetto clienti consistente per cui la mediazione non influisce in maniera negativa sulla loro sfera professionale. Per quanto riguarda, invece, gli Avvocati (35/50 anni), costoro sono in piena fase di maturazione professionale e quindi sono concentrati verso orizzonti e mercati nuovi e solo una minima parte di loro potrebbe essere coinvolta dalla mediazione; questa fascia di Avvocati hanno per lo più un contenzioso che rientra nella branca della R.C. I veri indignati sono sicuramente i Praticanti Avvocati (26/35 anni) che si affacciano con entusiasmo al mondo della professione forense e credono che generando un contenzioso possano essere primi attori ma in realtà non svolgono né un’adeguata pratica forense né tantomeno ottengono una discreta preparazione e un rilevante sviluppo a livello professionale dato il prevalente e quasi esclusivo portafoglio-clienti che attiene alla sfera del risarcimento danni.”

D: “A suo parere quali sono le prospettive per gli Organismi di mediazione?”
R: Da un’analisi effettuata presso i maggiori Gruppi Assicurativi è emerso che ogni giorno vi sono richieste di risarcimento dei danni in numero di 20mila (di cui non solo R. C. Auto); se si considera che il 50% di tali richieste vengono preventivamente transatte direttamente con gli uffici di liquidazione delle compagnie di Assicurazioni rimane un ulteriore 50% che dovrebbe essere oggetto di mediazione. Dunque, è facile intuire che esiste spazio per operare e lavorare efficientemente per tutti, sia per gli Avvocati che per gli Organismi di mediazione.”

D: “A pochi mesi dall’entrata in vigore dell’obbligatorietà della mediazione anche per la materia condominiale e per quella del risarcimento danni da circolazione di veicoli e natanti, come si sta preparando Concilia Lex nel gestire queste particolari tipologie di controversie?”
R: “L’organismo di mediazione, cui sono onorata di appartenere, ha investito notevoli risorse umane e finanziarie per accreditarsi come un organismo di qualità, serio ed efficiente e ha voluto trasmettere questa stessa professionalità a tutte le sedi operative ubicate sul territorio nazionale che sono società autonome che rispettano in pieno le linee guida della casa-madre. Concilia Lex S.p.A. si è dotata, inoltre, di una piattaforma telematica e di una stanza virtuale per svolgere le mediazioni on line in tutta sicurezza ed efficienza in linea con i canoni dettati dal Ministero della Giustizia ed espressamente richiesti anche dall’ANIA (Associazione Nazionale tra le Imprese Assicuratrici). La società è tranquilla e serena ed è pronta a fornire all’utenza un servizio di mediazione di alta qualità ed efficienza con l’auspicio che anche gli altri Organismi si adeguino in modo da poter infondere fiducia e garanzia nell’utenza e nei professionisti verso la mediazione.”

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