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I praticanti avvocati che assistono e partecipano alle sedute di mediazione potranno contare su quest’ ultima come se fosse un’ udienza. Una mediazione può essere sommata, dunque alle venti udienze semestrali che un praticante deve “accumulare” ai fini dell’ esame di Stato, e può essere annotata anche sul libretto. Il parere del Cnf, circolato già un paio di settimane fa, sembra essere confermato. Importante però sottolineare come per avere validità, la mediazione deve necessariamente proseguire oltre il primo incontro informativo programmatico ed essere effettivamente documentata.

Il Consiglio Nazionale Forense risponde dunque in maniera tutta positiva al quesito che qualche tempo fa era stato rivolto da parte del Consiglio dell’ Ordine degli avvocati di Bologna in merito alla partecipazione dei praticanti avvocati alle sedute di mediazione (obbligatoria o demandata) e la loro validità come udienza. Nelle parole della motivazione si sottolinea l’ importanza che la formazione del praticante debba riguardare anche il procedimento di mediazione e in genere tutti i procedimenti di soluzione della lite alternativi alla giurisdizione.

Stessa soluzione per le altre ADR che si svolgano davanti ad un organo terzo. Resta esclusa solo la negoziazione assistita la cui partecipazione non viene equiparata a un’ udienza.

A cura dell’ addetto stampa Concilia Lex S.p.A. dott.ssa Jenny Giordano