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L’Ad di Concilia Lex: entro il 2017 puntiamo a 100 sedi operative

Continuano le nostre interviste con alcuni componenti della famiglia Concilia Lex. Dopo l’avvocato Cavallaro, fondatore della società, questa settimana conosciamo la dott.ssa Maria Rosaria Ferrara, amministratore delegato dell’organismo di mediazione ed ente di formazione per mediatori avente sede legale a Nocera Inferiore (Sa). Subito si mostrano due lati della sua personalità: la freschezza e l’entusiasmo della sua giovane età unite alla maturità e all’esperienza di chi ha già ricoperto incarichi dirigenziali in varie aziende.

D.: Classe 1979, laurea in economia aziendale con specializzazione in marketing, partecipazione a corsi avanzati e seminari in materia di mediazione e A.D.R., incarichi di primo livello presso importanti società. Quali sono i tuoi “assi nella manica”?

R.: L’ambizione, la passione e la costanza. Sin da piccola ho sempre puntato in alto, sono sempre stata orientata a fare di più e meglio e ho seguito ed assecondato le mie inclinazioni naturali senza forzature bensì con una certa propensione al miglioramento.

D.: Sei Amministratore di Concilia Lex S.p.A. dal 2010: che progressi prevedi per il prossimo futuro?

R.: Devo ammettere che ho la fortuna di guidare un’azienda già solida e innovativa. Ne ho sposato subito i valori perché sono in perfetta sintonia con i miei: qualità, competenza, progresso. Manterrò questa politica e vision aziendali perché li ritengo vincenti e utilizzerò la mia esperienza professionale consolidata in altri contesti imprenditoriali per arricchire il know how dell’organismo. Mi sono prefissata di raggiungere determinati obiettivi per la fine dell’ anno 2017.

D.: Quali sono questi obiettivi?

R.: Innanzitutto il raggiungimento di almeno 100 sedi operative per tutto il territorio nazionale mantenendo gli standard di Concilia Lex S.p.A. ovvero l’autonomia e l’indipendenza delle strutture che devono erogare esclusivamente il servizio di mediazione e di formazione per mediatori. In secondo luogo cercheremo di stipulare convenzioni con banche, compagnie di assicurazione, enti ed aziende per favorire l’utilizzo dello strumento della mediazione per risolvere le controversie civili e commerciali con un notevole risparmio di costi, tempi e stress. Sarà sempre più importante, infine, stabilire riunioni interne con cadenza mensile per monitorare l’andamento delle attività del team di Concilia Lex S.p.A. e per rendere tutti partecipi delle novità e dei risultati conseguiti.

D.: E per quanto riguarda la formazione?

R.: Anche in questo settore ho delle mire specifiche. La prima è quella di creare partnership con enti e istituti per erogare corsi di formazione per mediatore mantenendo un buon rapporto prezzo/qualità in tutta Italia. Poi ci occuperemo di incrementare il team del Comitato Scientifico di Concilia Lex S.p.A. con docenti di primario livello che possono vantare esperienze di mediazione anche all’estero. Daremo inoltre spazio alla creazione di un corpo di mediatori esperti in ogni settore interessato dalla disciplina conciliativa; organizzeremo periodicamente convegni e seminari in materia di mediazione e A.D.R. per contribuire alla diffusione dell’istituto della mediazione e programmeremo incontri periodici con esponenti del Ministero della Giustizia per instaurare buone relazioni in un’ottica di collaborazione e confronto.

D.: Come ti sei avvicinata al settore della mediazione civile?

R.: Lavorando alla guida di diverse aziende ho avuto modo di conoscere e relazionarmi con vari manager sia di strutture pubbliche che private, molti dei quali avevano seri problemi dovuti a contenziosi in essere con fornitori o clienti. Tempi lunghissimi, spese processuali e legali troppo esose per ottenere una sentenza definitiva e rottura delle relazioni tra le parti: queste le principali condanne al sistema della giustizia che venivano sollevate. Viaggiando molto spesso per lavoro, ho appurato come i Paesi europei ed anglosassoni sono molto più flessibili e dinamici nel dirimere le controversie grazie proprio allo strumento della mediazione.

D.: Secondo te, perché l'Italia tarda ad allinearsi con l'Europa e gli Stati Uniti d'America?

R.:Partiamo dal presupposto che l'Italia è la culla del diritto ed è un Paese tradizionalista e conservatore. A ciò deve aggiungersi che è molto radicata e forte sul territorio la categoria degli Avvocati, la maggior parte dei quali è contraria all'istituto della mediazione in quanto vedono limitarsi il loro raggio d'azione. Inoltre la normativa italiana in materia di mediazione è lacunosa e passibile di interpretazioni diverse da parte degli organismi e degli operatori del settore che spesso svendono il servizio di mediazione e di formazione a discapito della qualità.

D.: Quali pensi siano i rimedi da apportare per debellare questo stato di fatto?

R.: E' necessaria una presa di coscienza e un impegno da parte di istituzioni, organismi di mediazione, enti di formazione e professionisti del settore giustizia. In tal senso le istituzioni dovrebbero meglio disciplinare l'istituto della mediazione e monitorarne lo svolgimento, gli organismi e gli enti dovrebbero adoperarsi per erogare un ottimo servizio di mediazione e di formazione puntando sulla qualità e sull'efficienza, gli Avvocati, i giudici e gli operatori del settore dovrebbero capire che il sistema giudiziario italiano attuale è obsoleto e al collasso e che necessita di innovarsi per dare risposte concrete a cittadini, imprese ed enti.

D: Cosa ti attendi dal convegno del prossimo 14 ottobre?

R: Tutto il team Concilia Lex si sta impegnando tantissimo in questo progetto. La sfida è quella di creare un appuntamento serio e qualificato che permetta di sentire sempre pareri qualificati e tirare le somme sull’andamento della mediazione, sia nella percezione comune, sia nell’applicazione all’interno del diritto. Una giornata di approfondimenti che possa apportare spunti di riflessione per tutti coloro che per professione si occupano di mediazione in Italia.

D: Perchè ottobre?

R: Ottobre è il mese in cui, quattro anni fa, nel 2012, uscì la sentenza della Corte Costituzionale n. 272 che dichiarava l’illegittimità costituzionale, per eccesso di delega legislativa, dell’istituto della mediazione. A distanza di questo periodo di tempo la mediazione sta invece dimostrando di essere uno strumento validissimo per la giustizia italiana, e con il fissare il nostro evento nel mese di ottobre abbiamo voluto proprio rimarcare questo ciclo.

D: Il convegno ha per titolo la I^ Giornata della Mediazione. Ne seguirà una seconda?

R: Sicuramente. Miriamo a rendere annuale questo appuntamento. Stabiliremo poi con calma luogo e data. Per ora, ci stiamo impegnando affinché la Prima Giornata riesca al meglio e coinvolga numerosissimi partecipanti.

A cura dell' Addetto Stampa Concilia Lex, dott.ssa Jenny Giordano

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