News

Altro tema dibattuto, riguarda la natura dei fatidici 15 giorni assegnati dal giudice per l’ avvio del procedimento di mediazione. Sul punto è intervenuto, pochi giorni, fa il Tribunale di Cagliari in occasione di un contenzioso in materia bancaria, avente ad oggetto la contestazione dell’ applicazione di interessi oltre il tasso soglia in violazione della legge 108/96.

In corso di causa è stata rilevata la mancata attivazione del tentativo di mediazione, nonostante la materia dei contratti bancari rientri espressamente nel novero delle materie di cui all’ art. 5, co 1, D.lgs 28/2010 e quindi rientra nel novero delle ipotesi di condizione di procedibilità..

Il giudice nella sentenza in esame, rilevando la mancata attivazione della mediazione nonostante l’ emissione di un ordinanza ad hoc, affronta il tema della natura del fatidico termine dei 15 giorni per presentare l’ istanza di mediazione, affermando senza esitazioni la sua natura perentoria in ragione delle sua funzione e delle conseguenze decadenziali che determinano l’ improcedibilità della domanda attorea e quindi del processo. Il magistrato giudicante va oltre poiché, anche se il termine fosse di natura ordinatoria, esso è venuto a scadere a causa della negligenza dell’ attore rappresentata dalla mancata attivazione della procedura senza che si sia attivata per richiedere una tempestiva proroga che avrebbe rimesso in bonis la parte.

Quindi continua questo interessante dibattito giurisprudenziale, dato probabilmente da una mancata e precisa apposizione di confini tra il processo e la mediazione quando quest’ ultima rappresenta una condizione di procedibilità del primo.

Per leggere la sentenza integrale vai nella nostra sezione Giurisprudenza oppure clicca qui .

A cura del Responsabile Scientifico Concilia Lex Avv.Pietro Elia