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Terzo appuntamento per le nostre interviste del venerdì, messe a disposizione degli utenti del sito per conoscere meglio i componenti della grande famiglia Concilia Lex. Dopo il fondatore, l’ avvocato Gennaro Cavallaro, e la presidente, la dott.ssa Maria Rosaria Ferrara, è la volta dell’ avvocato Pietro Elia, responsabile scientifico della Concilia Lex S.p.A. e dunque fine conoscitore del mondo della mediazione, anche alla luce della sua partecipazione alla I^ Giornata Nazionale della Mediazione Civile e Commerciale.

Domanda: Avv. Elia, lei ha ricevuto l’ incarico da parte del cda di Concilia Lex di rappresentare l’ organismo di mediazione con un intervento che dovrà tenere in occasione del prossimo convegno del 14 ottobre alla Mostra d’ Oltremare di Napoli. Come si sta preparando all’ evento?

Risposta: Intanto colgo l’ occasione per ringraziare la famiglia Concilia Lex per l’ ennesima dimostrazione di fiducia e stima nei miei confronti, stima che è sinceramente ricambiata. La partecipazione all’ evento del 14 ottobre mi riempie di entusiasmo e mi sto preparando animato dalla passione per le ADR nata tanti anni fa e che ha piacevolmente stravolto il mio modo di essere professionista.

D.: Su cosa si incentrerà, per sommi capi il suo intervento durante la “I^ Giornata della Mediazione Civile e Commerciale”? Quali argomenti pensa di sottoporre all’ attenzione del pubblico e dei relatori?

R.: Il mio intervento si incentrerà su una moderna concezione di Giustizia, di Diritto e di approccio “multidimensionale” alla controversia. La Giustizia nel terzo millennio ha più sfaccettature, il diritto va verso una direzione “materializzante” e quindi al di là di quello che la norma del caso concreto prevede, ed un avvocato moderno deve prendere atto che ogni controversia ha la soluzione più “appropriata”.

D.: Quale pensa che sarà la risonanza della “I^ Giornata della Mediazione civile e commerciale” sul mondo della mediazione?

R.: Visto l’ altissimo profilo dei relatori, penso che avrà una ripercussione significativa sotto il profilo di un’ efficace spinta culturale rivolta a tutti i protagonisti del Sistema Giustizia. La Mediazione ed il suo spazio rappresentano un’ innovativa vocazione al conflitto.

D.: Come si prospetta il futuro della mediazione, a suo avviso? Quali sono le criticità ancora da affrontare?

R.: La Mediazione è un istituto di alta civiltà giuridica e merita la giusta attenzione sia a livello normativo (nazionale e comunitario) che a livello culturale. I recenti dati statistici del primo semestre del 2016, ci dicono che c’ è una crescita esponenziale di accordi raggiunti e quindi di una professionalità crescente. Per quanto concerne le maggiori criticità esse sono rappresentate innanzitutto da una professionalità che ancora non presenta standard di alto profilo, il che è dovuto anche ad una sia pure parziale formazione inappropriata, ma ripeto i dati numerici sono confortanti. In secondo luogo devo purtroppo segnalare una certa diffidenza culturale da parte di chi in realtà non conosce le potenzialità del’ istituto. Infine non posso non segnalare una carente dignità ed autonomia scientifica nel contesto accademico italiano (anche se negli ultimi anni si registrano dei notevoli progressi in tal senso).

A cura dell’ Addetto Stampa Concilia Lex, dott.ssa Jenny Giordano