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Gratuito patrocinio in mediazione
di Laura Di Domenico
Addetto Stampa CONCILIA LEX

A quanti hanno diritto all’ ammissione al patrocinio a spese dello Stato è consentito l’ accesso alla mediazione senza alcun obbligo di versamento dell’ indennità dovuta all’ organismo di mediazione ai sensi dell’ art. 76 (L) del D.P.R. 30 maggio 2002 n. 115. (testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di spese di giustizia).

In tal caso la parte che presenta la domanda è tenuta a depositare presso l’ Organismo di Mediazione apposita dichiarazione sostituiva dell’ atto di notorietà la cui sottoscrizione può essere autenticata dal medesimo mediatore e, se l’ organismo lo richiede, a produrre, a pena di inammissibilità, la documentazione necessaria a comprovare la veridicità di quanto dichiarato.

Il limite di reddito previsto dal D.P.R. n.115/2002 è di Euro 10.628,16 (reddito imponibile ai fini dell’ imposta personale sul reddito, risultante dall’ ultima dichiarazione). Se l’ interessato convive con il coniuge o con altri familiari, il reddito è costituito dalla somma dei redditi conseguiti nel medesimo periodo da ogni componente della famiglia, compreso l’ istante.

Da fonti ministeriali Concilia Lex, organismo di mediazione ed ente di formazione aventi sedi in tutta la Campania e regioni limitrofe, ha appreso che non è previsto alcun rimborso per l’ organismo di mediazione adito dagli aventi diritto all’ ammissione al patrocinio a spese dello Stato. Se Concilia Lex ritiene giusta la previsione del gratuito patrocinio in sede di mediazione per garantire a tutti, anche i meno abbienti, un accesso rapido ed efficace alla giustizia, dall’ altro sostiene che sarebbe opportuno una sorta di rimborso, anche minimo, per poter remunerare il mediatore che esperisce il tentativo di mediazione.